Non esistono “chilometri sprecati”, anche se qualcuno potrebbe avervi detto il contrario. I chilometri sprecati sarebbero quelli che decidete di fare tanto per fare, magari per aumentare il chilometraggio settimanale e fare bella figura, o perchè avete notato che i bravi runner tendono a correre molto, quindi avete concluso che <<di più è meglio>>.
Qualcuno vi avrà detto che questi chilometri sono tempo perso, perchè non aiutano a raggiungere gli obiettivi: non credeteci.
Lo ripeto: non esistono chilometri sprecati. Se non avete subito infortuni gravi tali da compromettere la vostra tecnica, o se non state così male da sentirvi ancora peggio dopo avere corso, allora non dovete temere di correre di più.
Chi vi consiglia di non fare chilometri inutili fa spesso appello alla legge dei rendimenti decrescenti: <<Dopo tot chilometri alla settimana>>, vi dirà, <<i vantaggi ottenuti con una singola uscita cominciano a diminuire>>.
Ma sebbene questo sia indubbiamente vero, i rendimenti restano pur sempre rendimenti, anche se decrescenti.
Se siete abbastanza motivati da correre un po’ di più per migliorare,anche di poco la vostra condizione fisica, allora non vi fermate.
Forse pensate che una singola uscita non cambi granchè le cose, ma i vantaggi che può portare sono altri: circolazione migliore, mente più fresca, qualche ora in meno davanti al computer, più calorie bruciate, un’occasione per stare all’aperto, magari nella natura, un po’ di tempo con gli amici o a tu per tu con voi stessi (cosa di cui tanto sentire il bisogno), mantenere il ritmo di allenamento e molto, molto altro ancora.
Chi vuole mettervi in guardia contro i chilometri sprecati di solito ignora tutti questi aspetti, che il rendimento vero e proprio hanno ben poco a che fare. La verità è che esistono un milione di buone ragioni per decidere di uscire a correre, e non c’entrano nulla con la prestazione che potrete avere o non avere la prossima settimana.