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E’ possibile costruire un programma di allenamento senza conoscere i parametri dell’atleta e il modello di prestazione della gara?No, evidentemente perchè la prima cosa che un allenatore deve sapere ed individuare è il punto dal quale si parte.

 

E’ quindi fondamentale testare l’atleta e avere dei dati di partenza in base ai quali proporre un adeguato programma di allenamento e ri-testarlo dopo un periodo di training, per capire se quanto proposto ha funzionato e come ha risposto l’atleta: ci sono infatti anche atleti che, per vari motivi, non rispondono agli stimoli allenanti.

 

Un secondo passaggio importante è la conoscenza della tipologia di percorso e dei parametri della categoria di gara per capire quanto sia vicino o distante l’atleta dal livello minimo per essere competitivo.

 

Dai file di gara si possono ottenere informazioni?

Spesso gli atleti usano gli strumenti di monitoraggio solo in allenamento e, per svariati motivi, non li utilizzano in gara! Questo è purtroppo un errore piuttosto grave, perchè atleti e società preferiscono investire budget importanti per ruote costose e non per strumenti che permetterebbero di ricavare e per le soluzioni conseguenti utili a migliorare l’atleta.

 

Paradossalmente, dall’analisi dei file si possono ricavare dati sufficienti, senza fare test durante la stagione, per gestire al meglio l’allenamento.
Un’atleta con ottimi valori di ”soglia” è un vincente?
Avere un buon valore di ”soglia”è già un bel vantaggio, tuttavia occorre ”esplorare” e allenare anche altre qualità che spesso vengono poco considerate, con il risultato di rimanere ancorati a un ciclismo con abbondanti allenamenti di volume e scarsi lavori qualitativi.

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