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Ogni runner minimamente interessato al proprio rendimento dovrebbe tenere un diario. A meno che non abbiate una memoria prodigiosa, prendere nota di quanto avete corso vi sarà utile.

 

Con il tempo i dati registrati riveleranno schemi ricorrenti che potranno guidarvi nelle decisioni future, per esempio quanti giorni vi occorrono per recuperare dalle sessioni più intense o quale allenamento, una volta finito, vi procura un dolore in una particolare zona del corpo.

 

Tenere un diario è fondamentale anche per ricordarvi come vi siete allenati per raggiungere una determinata performance, e quindi per avere sia dati oggettivi su ciò che dovrete fare per portarvi nuovamente a quel livello, sia idee per superarlo.

 

Scrivete nel vostro diario qualsiasi particolare ritenete possa esservi utile quando andrete a rileggerlo. Oltre ai kilometri e/o al tempo, potreste segnarvi il tipo di corsa, il clima, il momento del giorno, le altre cose che vi sono capitate in quella giornata ecc. Per quanto mi riguarda, oltre ai dati fondamentali annoto sempre tutti quei particolari che possano rendere unica un uscita.

 

Ho fatto molte discese? Se così fosse, varrebbe la pena segnarmelo, in modo che se due giorni dopo dovessi sentire i quadricipiti particolarmente indolenziti non avrei difficoltà a individuarne la causa.

 

Mi sono allenato su pista? Annotare i tempi registrati mi aiuterà a fissare obbiettivi per le prossime volte.
Il giorno in cui di solito corri di più è stato particolarmente caldo ma nonostante questo in quelli successivi ho continuato a uscire regolarmente?
Se due settimane dopo dovessi sentirmi particolarmente sponpato, questa potrebbe essere la ragione.

 

E’ stata una settimana infernale a lavoro? Ho dormito male? Sono uscito a correre con Jim e ho tenuto un andatura più sostenuta del solito?
Tutto quello che potrebbe migliorare le uscite successive merita di essere annotato.

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